Ester Canale Rosso, un vigneto magico

Piante ottantenni, parzialmente conservate dal 1946 e in parte rinnovate nel tentativo di dare nuova linfa al lavoro che fu di Tommasino Canale. Davide Rosso, all’inizio del 2011, sostituì infatti buona parte delle vigne oramai esauste con un reimpianto prudente e delicato: clonò la selezione massale delle viti originali e si accorse fin da subito del grande potenziale di quelle uve, dalle quali già oggi si ottiene un grande Nebbiolo. Vino già capace di fotografare, insieme al Barolo Vignarionda, la qualità eccelsa e il prestigio di questo cru dall’esposizione perfettamente rivolta a sud, dal terreno calcareo e dalle piante, siano esse vecchie che nuove, lavorate interamente a mano.

Un vigneto che non lascia spazio a compromessi: preferiamo contenere vendemmia e imbottigliamento a pochissimi esemplari, limitando le annate e rimandando un aumento di produzione al tempo debito, quando anche i giovani filari avranno raggiunto la maturità necessaria per la “promozione” A Barolo.

Vignarionda un vigneto magico